Umanesimo digitale in ospedale: l’esperienza dell’IRCCS Galeazzi

Ho sempre sognato che google maps funzionasse dentro gli ospedali. E mi sono anche un po’ vergognata di questa aspirazione. Vuoi che google sappia anche in quale reparto vai? Vuoi abdicare totalmente ad ogni forma di privacy? Mi sono detta e ripetuta. Ebbene sì, mi è capitato di pensare tutte quelle volte che ho girato per i reparti perdendomi, chiedendo e perdendomi di nuovo. Sicuramente il mio senso dell’orientamento è scarso, ma altrettanto sicuramente la segnaletica degli ospedali è più spesso pensata per gli interni che non per i pazienti e per i visitatori o, peggio, non è pensata per nessuno.  E’ sufficiente prendere l’ascensore sbagliato e ritrovarsi in lunghi corridoi, che contribuiscono allo smarrimento e alla percezione di non voler essere lì…..

Come ha ben raccontato Fabrizio Benedetti, nel rituale dell’atto terapeutico, gli odori, gli spazi, i tempi hanno un potenziale effetto placebo o nocebo. Non sono componenti irrilevanti, contribuiscono a influenzare il vissuto emotivo della persona che si accinge a fare qualcosa che, se avesse potuto scegliere, non avrebbe fatto. Ci si perde per la gioia ma anche per la tristezza. Il varcare la soglia dell’ospedale segna spesso il passaggio verso mondi che non conosciamo di noi stessi e che non vorremmo conoscere. Per questo la cura dei luoghi, dell’accoglienza e dell’orientamento sono aspetti chiave della relazione terapeutica e non accessori.

Per tutti questi motivi, sono stata entusiasta di scoprire che un ospedale ha pensato bene di esaudire i miei sogni e quello probabilmente di molti altri, salvando contemporaneamente la mia privacy dagli occhi totalizzanti di google. L’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano ha infatti lanciato nel luglio del 2018 NaviCare®.

NaviCare®, sviluppata dal Galeazzi in collaborazione con la startup Everyware, è un sistema di navigazione indoor che indica al paziente, passo dopo passo, come raggiungere velocemente l’accettazione o l’ambulatorio visite, quale ascensore utilizzare e come arrivare in modo agevole al proprio appuntamento, o trovare un bagno. Inoltre, l’app è in grado di visualizzare le prenotazioni del paziente e le comunicazioni dell’ospedale divenendo, in futuro, anche un ottimo strumento per comunicare iniziative e veicolare informazioni sempre aggiornate.

Il valore dell’innovazione tecnologica al servizio delle persone è stato riconosciuto anche da un Audit Civico realizzato dal Galeazzi con Cittadinanzattiva, il primo in un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).

NaviCare® non è un’esperienza isolata, ma si inserisce in un progetto strategico articolato che ha l’obiettivo di utilizzare il potenziale delle nuove tecnologie per innovare la cura ma anche il prendersi cura. Il Galeazzi ha infatti implementato anche il Family Board, un sistema informatico che traccia il percorso logistico/operativo del paziente attraverso un sistema di gestione in tempo reale del Blocco Operatorio. Per sapere cosa succede, i familiari in attesa non devono affidarsi all’operatore di passaggio che il più delle volte è anche, giustamente, infastidito. Possono seguire invece direttamente i tempi delle diverse fasi.

Punta invece alla sicurezza del paziente e dell’operatore , il carrello intelligente,  basato sulle logiche dell’Internet delle cose, IoT, per la sanità . Il carrello è in grado di presidiare: prescrizione, inventario, ordini alla farmacia, preparazione, allestimento, fino alla somministrazione al letto paziente.

carrello

Nei piani del Galeazzi c’è anche la realizzazione di una nuova struttura completamente a misura di persone, circondata dal verde, presso il MIND Innovation District, ex area Expo. L’impossibilità di investimenti negli spazi reali non può essere però per altri l’alibi per non fare nulla. Come mostra l’umanesimo digitale del Galeazzi, è possibile utilizzare le nuove tecnologie per costruire un percorso nell’ospedale che offra un’esperienza completamente diversa alla persona, pur restando negli stessi spazi. Un mondo virtuale che accoglie molto di più di quello reale.